venerdì 16 marzo 2012

James LeFanu

James LeFanu, Ascesa e declino della medicina moderna. (Vita e Pensiero)
Meglio dire subito che la parte finale del libro è abbastanza criticabile e forse scritta in malafede, cioè sembra non prendere in considerazione il fatto che l’attuale disastro sanitario, in termini di rapporto costi-benefici, bene o male manda avanti uno spreco planetario che però paga gli stipendi di milioni di persone.
Del resto con tutta la sua attenzione di storico LeFanu fa finta di non accorgersi che il famoso articolo della rivista «Science» che darebbe la prova del legame tra HIV e AIDS (vedi Aids. Il virus inventato di Peter Duesberg, qui) , questa prova non la dà affatto e lo si capisce già dal titolo che lui stesso mette in nota a piè di pagina.
Ma bisogna riconoscere che l’argomento delle attuali condizioni e delle prospettive future della sanità e della ricerca medico-biologica è parecchio spinoso, ed è già molto importante che qualcuno faccia vedere come ci siano in gioco forze complicatissime in termini economici politici e ideologici, che sostanzialmente alla salute delle persone sono interessate molto ma molto secondariamente.
E ancora più spinoso l’argomento è diventato adesso.
Questo libro è di qualche anno fa, e non era ancora cominciata la buriana degli psicofarmaci che aumentano il QTc e fanno venire la torsione di punta, cioè una cosa per cui più o meno il cuore si ferma e tanti saluti, così di colpo. Che fin che poteva succedere per gli antipsicotici che possono essere considerati, più o meno discutibilmente, farmaci sostanzialmente indispensabili, forse si può correre qualche rischio, ma adesso salta fuori che il QTc lo allunga anche qualche antidepressivo di quelli che vanno via quasi come l’acqua, e allora vedremo, se per l’ansia e per le depressioni da disagio esistenziale saranno in tanti a pensare che valga la pena di tenersi sotto controllo l’elettrocardiogramma e il potassio e di rischiare un arresto cardiaco, raro sì ma se ti capita a te ne basta uno.
Detto questo, la prima metà dell’opera, leggibilissima anche da chi non ha la minima contezza di cose mediche, è la storia affascinante e molto ben raccontata di quarant’anni di trionfi della medicina e della chirurgia e aiuta a capire quanto e come sia cambiata, rispetto a non molto tempo fa, la vita di tutti, e il resto del libro è fondamentale per capire cosa abbia portato ai trionfi della medicina e della chirurgia moderne e la situazione in cui ci troviamo adesso, che peraltro l’autore delinea molto chiaramente.
Affascinante la storia della nascita della statistica medica, e veramente bellissimo e commovente il racconto di come la lotta alla poliomielite portò all’invenzione della respirazione assistita e della rianimazione, cose che adesso sembrano normalissime ma non esistevano prima del 1952, ed è veramente sconvolgente rendersi conto di come la scoperta dell’importanza della misurazione della pressione arteriosa e dei farmaci per curare l’ipertensione abbiano cambiato il mondo. Per non parlare del cortisone.
In sostanza, un gran bel leggere e un gran bell’imparare tante cose che impregnano la nostra vita e di cui spesso non sappiamo e non comprendiamo quasi niente. (herzenstube)
È sparito il dottore d’una volta, che ti curava di qualunque malattia: ora non c’è più che specialisti, e badano a farsi la réclame su pei giornali. (Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov)

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