domenica 14 ottobre 2012

Gavin Pretor-Pinney


Gavin Pretor-Pinney, Cloudspotting. (Guanda)

Sottotitolo, Una guida per i contemplatori di nuvole.
Un libro che non dovrebbe mancare in nessuna casa dove ci sono dei bambini. Perché secondo me un papà e/o una mamma che sanno spiegare tutto delle nuvole e lo sanno spiegare mettendo nella spiegazione aneddoti interessanti e altro, fanno con i loro figli un figurone, e poi i figli stessi a scuola con maestri e compagni di classe faranno come si dice qui a Milano la loro porca figura, a sapere tutto sulle nuvole.
Si scoprirà l’esistenza del Cumulus humilis dello Stratus fractus e dell’Altocumulus stratiformis perlucidus, si imparerà un po’ di storia della meteorologia, ci si avvicinerà alla mistica apofatica medievale, si leggerà dei Temptations e di Re Lear e della mitologia greca e indù, si conoscerà la storia del tenente colonnello William Rankin che nel 1959 per un guasto al suo aereo si lanciò con il paracadute a circa 15000 metri e arrivò a terra vivo dopo aver attraversato un cumulonembo.
Si imparerà che la nebbia è una nuvola molto bassa, e che differenza c’è tra la nebbia da avvezione e la nebbia da irraggiamento e la nebbia orografica e da evaporazione, e che un fulmine riscalda l’aria fino a 27700° C.
Poi si scopre che esiste uno strumento musicale per far suonare alle nuvole musiche meravigliose, e c’è un racconto bellissimo di come furono prodotti gli affetti speciali delle nuvole nel finale di Incontri ravvicinati del terzo tipo.
Si scopre Zhonghao Shu che sostiene di poter prevedere i terremoti dall’osservazione delle nuvole, si viene a conoscere tutta la terrificante storia degli studi, tuttora in corso, per modificare le nuvole e quindi il clima sia per l’agricoltura sia a scopo militare, studi nei quali ebbe una notevole importanza Bernard Vonnegut, fratello di Kurt, al quale forse l’idea di Ghiaccio-Nove è venuta da qui, e comunque si ride anche un po’ con i comici risultati dei tentativi del sindaco di Mosca di controllare e modificare le nuvole.
E poi basta. Si finisce con la Morning Glory, che è una nuvola meravigliosa che si forma solo in Australia, e intanto m’è venuto in mente che c’è chi guarda in alto e c’è chi guarda in basso, e che una volta mi è capitato di vedere il rarissimo spettacolo di uno che si fermava e dopo che il suo cane aveva defecato sul marciapiede, si chinava e con mano igienicamente guantata ne raccoglieva gli escrementi li inseriva in un sacchetto e depositava il tutto in un cestino della spazzatura urbana lì vicino, cioè se il cestino non era lì vicino se ne sarebbe andato a spasso per un po’ con la merda del suo cane, e mi ero detto, guarda che bravo questo qui che non sporca i marciapiedi, ma poi mentre mi allontanavo c’era qualcosa che mi rodeva i neuroni, e poi mi sono reso conto e mi sono ulteriormente detto, io che in questo sono piuttosto socratico (vedi Platone, Alcibiade I) e credo che la gente in generale faccia per sé e per la propria vita il meglio che può, mi sono detto pensa te che questo qui in questo momento non aveva niente di meglio da fare che occuparsi degli escrementi di un cane e mi sono ancora detto, che fortuna che ho, che non credo che mi capiterà mai nella vita di non aver niente di meglio da fare che occuparmi degli escrementi di un cane. Che poi mi sembra che alla fine sia questo il punto, cosa ci fa la gente con i cani in città, non è che ci vanno a caccia o a cercare i tartufi o li tengono per badare alle pecore, in città sostanzialmente ai cani gli danno da mangiare e li portano fuori a fare i bisogni, cioè tutta un’attività preponderantemente occupata, dal punto di vista economico e di impiego del tempo, nella produzione e nella gestione degli escrementi di cane.
Ecco. Alla fine direi che anche se non si hanno bambini con cui parlare delle nuvole, guardare verso il cielo qualche volta può essere meglio che guardare in basso. Facendo comunque attenzione, data la diffusione dei canini escrementi, a dove si mettono i piedi. (saposcat)




Il valore dei nostri figli è molto più loro che nostro; la parte che noi vi abbiamo è ben misera. (Michel de Montaigne, Saggi)

Nessun commento:

Posta un commento