giovedì 5 settembre 2013


Robert Frank, Richistan. (Isbn)

Il Richistan è un paese popolato da persone con ricchezze superiori a un milione di dollari. Luogo non localizzato geograficamente ma ben delineato in termini economici.
Si suddivide in Richistan inferiore (7,5mln di famiglie con patrimoni tra 1 e 10 mln), il Richistan medio (2mln di famiglie con patrimoni tra 10 e 100 mln) e Richistan superiore (qualche migliaio di famiglie con patrimoni tra 100mln e 1 mld). Poi c’è Billionairville, un migliaio di famiglie con più di un miliardo di dollari.
In questo libro, allo stesso tempo molto interessante e divertente, Robert Frank studia in modo oggettivo e approfondito - intervistando gli abitanti del Richistan e raccogliendo una quantità incredibile di dati - cosa fanno, cosa pensano, come vivono, come spendono i loro soldi, come votano, come educano i loro figli ecc. i richistani e come questo paese è regolato e si evolve negli anni. Si scopre così che per essere l’1% più ricco degli USA nel 1995 bastava avere 3 mln di dollari mentre oggi ce ne vogliono 6 e quindi gli abitanti del Richistan superiore diventano sempre più ricchi mentre quelli del Richistan inferiore si indebitano e si impoveriscono per cercare di tenere dietro ai loro compatrioti più ricchi. E diventano sempre più infelici. Chi l’avrebbe mai detto?
Richistan è un libro che Marc Augé definirebbe uno studio di antropologia del vicino, un libro pieno di informazioni (sia economiche che sociologiche) utili a capire il mondo attuale e non solo il Richistan. Da leggere accompagnandolo a Social killer di Mark Ames per una bella visione d’insieme e per comprendere meglio gli USA e il mondo occidentale in genere.
La cosa può far sorridere ma alla fine del libro il sentimento che si tende a provare è quello di una certa pena per i ricchi o quantomeno l’eventuale invidia diminuisce parecchio: non è così facile essere ricco e molto spesso non è una fortuna.
È più facile diventare ricco che restarlo, e ovviamente perdere la ricchezza fa più male che non averla mai avuta, e soprattutto non è facile goderne gli indubbi vantaggi senza farsi uccidere dagli aspetti negativi: ce ne sono parecchi e di micidiali, la maggior parte – come sempre accade quando si parla di esseri umani – che ci si  procura inevitabilmente da soli. Il più terribile e difficile da evitare è il sentirsi in dovere di utilizzare i soldi non in relazione a quello che si desidera o di cui si ha bisogno ma in relazione a quanti soldi si hanno: e lì comincia il disastro.
Come dice il miliardario David Tepper “I soldi sono come un siero della verità; mettono in risalto la vera natura delle persone. Così se qualcuno è scemo lo è ancora di più dopo essere diventato ricco”. (zarlingo)

Che belli i bordi colorati di Isbn.




Una volta che sei diventato ricco, devi spendere tutti i tuoi soldi cercando di restare ricco, ed è un lavoro durissimo e ingrato. (Larry McMurtry, L’ultimo spettacolo)

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