martedì 1 ottobre 2013


Danielle Wood, Le dodici perle di saggezza di Rosie Little. (Alet)

Me l’hanno regalato perché i Doc Martens Cherry Red di cui al risvolto di copertina ce li ho anch’io. Furba e di effetto la presentazione giovanilistica con inserti inquadrati di commento e divagazione che vanno dalla letteratura (molto pertinente quello sui nasi) alle scarpe e al valore calorico dello sperma, ma il libro in realtà è un libro di racconti (come dice del resto il titolo originale) che pur non arrivando ad altissimi vertici letterari né per lo stile né per l’emozione trasmessa sono decisamente molto belli e hanno sempre qualcosa di particolare: c’è la vecchietta a pois, c’è una bellissima storia di un sasso che sfiorando esistenze e speranze passa da una spiaggia a un intestino, c’è anche qualche sconfinamento nell’avant-pop che comunque non manca di grazia.
E tutto è sempre colorato di una sfumatura leggera di malinconia, cioè le cose non vanno mai come dovrebbero, ma in fondo forse ci possiamo accontentare. Carverianamente accontentare. (moll)




Le persone non sono cambiate molto, ma i luoghi sicuramente sì, e ovunque in peggio. (Richard Cobb, Tour de France)

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