Luca Giorgi, Il libro dei libri. (Mattioli 1885)
Accade regolarmente che in questi tempi di festevolezze saltino fuori un sacco di libri cosiddetti divertenti, tipo raccolte di barzellette e manuali per insultare i colleghi.
Ma qualche volta nello sciorinamento di comicità lassativa si può trovare un capolavoro come questo qui, grandiosa sgangheratamente esilarante raccolta di presentazioni di 80 libri inesistenti, con immagine della copertina, commenti di autorevoli giornali e riviste, e brevi note biografiche e fotografia degli autori.
Che se fosse solo per il ridere, già varrebbe ampiamente il suo prezzo come regalo e come acquisto personale.
Ma qui si va oltre, perché Luca Giorgi ha messo insieme un testo di tagliente e giustamente dolorosa critica delle mode o tendenze correnti, un grandioso bestiario editoriale che va dalla mistica orientaleggiante alla cultura culinaria dei ristoranti chic alle curiosità biologiche ai rapporti padre-figlio al giallo scandinavo ai libri sui Templari al ritorno alla natura alla psicologia-psicoterapia al bricolage alla biodinamica all’arte alternativa alla letteratura d’avanguardia ai trattamenti estetici alla pubblicità.
Tenendo presente che ogni tanto non c’è niente da ridere perché se è vero che a un libro sull’oscuro rapporto tra i Templari e l’Atalanta non ci siamo ancora arrivati e forse (forse) nessuno ha ancora proposto la chirurgia estetica per rimodellare lo scroto né di mettersi in testa dello sterco per curare l’alopecia, di libri veri sulla psicologia dei gatti ce ne sono in giro un putiferio, e dilaga la nostalgia di tutto.
E infatti l’opera di Luca Giorgi arriva ad una tale perfezione stilistica ed efficacia di realismo che può accadere, e in effetti accadrà spesso, che qualcuno pensi di leggere un vero catalogo di libri bizzarri e idioti sì ma realmente esistenti, e interrompa la lettura domandando se don Ugo Ribolla sia veramente un sacerdote o non si spacci per tale, e se in questo caso non andrà incontro a guai seri, e si indigni delle risate scatenate dalla sua dabbenaggine, sostenendo che di roba simile se ne trova parecchia.
Quindi questo libro di falsi è un più che veridico specchio del mondo in cui viviamo, e ci possiamo domandare quanto manca all’istituzione di un insegnamento universitario di Logica dell’Incerto o di Psicologia delle Rimanenze, inchinandoci davanti all’Autore che si spinge addirittura al di là del suo testo con Il tesoro dell’isola, giungendo al vertice della falsificazione di una falsificazione. Se poi esiste davvero, Luca Giorgi (blifil, allemanda)
Difficile che in un libro come questo gli errori non siano lì di proposito. Quindi è probabile che se a pag. 161 si parla di un bull terrier, ma il cane della foto non è un bull terrier, ciò sia parte dello scherzo.
Come norma generale, è altamente desiderabile che le signore mantengano la calma; una donna quando si infuria si rende sempre brutta, e di solito anche ridicola. Nulla è così detestabile per un uomo quanto una virago. (Anthony Trollope, Le torri di Barchester)
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