mercoledì 21 marzo 2012

Maurizio Blatto

Maurizio Blatto, L’ultimo disco dei Mohicani. (Castelvecchi)
Uno che ha un negozio di dischi d’alta classe e racconta aneddoti su chi va nel suo negozio.
Questo post è etichettato «idee regalo» per chi volesse adoperare il libro in questo senso, ma è etichettato «compostaggio» casomai a qualcuno venisse in mente di comperarlo per leggerlo.
Mi spiego, essendosi ben chiaro che il libro non l’ho letto tutto ma l’ho solo guardazzato qua e là perché mi sono reso conto in fretta che per questa roba non ho tempo.
Siamo nel pieno di quella comicità iperbolica tipo televisione, per fare un esempio scavalcammo il calzino nell’esatto istante in cui lui spingeva la testa della madre dentro la pentola di pasta e ceci, e per farne un altro si parla di uno che tiene i capelli con la riga in mezzo, che ritengo un ingegnere edile gli curasse di persona, e poi sudavamo anche dalle gengive.
In più, c’è la solita cosa, molto caratteristica della nostra epoca postmoderna, che quelli che stanno in un negozio a vendere qualcosa, qualunque sia il negozio e qualunque cosa vendano, si sentono sempre una gran figata di persone rispetto a quelli che entrano nel negozio.
Oltre al fatto che secondo me avere una buona o ottima competenza di rock ‘n’ roll non è affatto disdicevole, anzi potrei dire che nel mio piccolo in questo argomento qualche competenza me la riconosco anche a me, ma prendere per il culo i Pooh e quelli che li ascoltano, secondo me è una cosa da sfigati, soprattutto quando lo si fa pubblicamente e per iscritto.
A me, me l’ha fatto vedere un mio amico che per lavoro è obbligato a frequentare i migliori (sic) ambienti della finanza d’alto bordo, e gliel’hanno consigliato lì e questo la dice lunga sui migliori ambienti della finanza d’alto bordo.
Comunque va detto che se volete fare un regalo divertente (aggettivo che detesto ma qui ci sta bene) a uno/a che se lo merita, questo libro secondo me è sicuramente meglio di tanta altra roba di questo tipo che si vede in giro. Qualunque cosa ciò voglia dire. (blifil)
Chi è realmente consapevole della morte non è disponibile alle cazzate. (Julio Cortázar, Diario di Andrés Fava)

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