sabato 28 luglio 2012

Charles Fishman


Charles Fishman, Effetto Wal-Mart. (Egea)
Libro utilissimo per fare qualche riflessione sui motivi della crisi globale (siamo proprio sicuri che è colpa dei subprime?), ma se si cerca una precisa e dettagliata analisi dell’effetto della catena di supermercati Wal-Mart sull’economia americana si rimane sostanzialmente delusi. Non che questo aspetto della faccenda non venga preso in considerazione, ma viene trattato in una maniera abbastanza nebulosa, e si rimane delusi anche dal fatto che il libro accenna al fiasco di Wal-Mart in Europa, ma poi non ne parla più.
Ma forse questa vaghezza del libro è il suo pregio principale, perché comunque ci racconta la storia dell’esplosione di questo vero mostro della distribuzione, di cui qui per fortuna non sappiamo quasi niente, e soprattutto nel raccontarcela ci porta in giro per gli Stati Uniti e per il mondo in un viaggio sorprendente e pieno di avventure.
C’è la storia della bambina che inventò il piattino per friggere la pancetta nel microonde, ci sono le catastrofi ecologiche generate dall’allevamento dei salmoni, ci sono storie di operai e di dirigenti, storie di aziende distrutte, ci sono un sacco di cose che non sappiamo. Ci ricorderemo che tanti anni fa i deodoranti venivano venduti dentro la loro scatoletta e scopriremo come mai la scatoletta adesso non c’è più, incontreremo senza uscire di casa tanta gente che dieci viaggi non basterebbero, potremo fare una riflessione su quanta gente fa un giro negli States e di entrare una volta in un Wal-Mart non se lo sognano nemmeno, io ne conosco solo uno che l’ha fatto, e ci verrà ancora una volta il sospetto che gli Stati Uniti d’America, stragi a parte, siano un posto veramente orribile. (moll)
È meglio dar prova di buon gusto che di buon senso. (Marcel Proust, Conversazione)

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