sabato 7 luglio 2012

David Sedaris


David Sedaris, Diario di un fumatore. (Mondadori)
Si tratta di due raccolte di racconti messe insieme, e la differenza tra la prima parte del libro e la seconda si nota fortemente. I primi racconti hanno una vena fantastico-grottesca, mentre da Su al Dix in avanti si passa a un atroce realismo sarcastico.
Sedaris è un famoso scrittore comico e bisogna riconoscere che mentre si legge capita di ridere spesso e non sono sorrisi ma vere risate piene e rumorose, ma a parte il ridere David Sedaris è veramente un grande scrittore e in questi racconti c’è tutta un’America di sfigati e di vite difficili che non sono da ridere neanche un po’.
E soprattutto ci sono un sacco di stronzi, c’è un’America piena di stronzi mostruosi, raccontati col ritmo del viaggio in un autobus Greyhound, dal fanatico religioso allo stronzo che rovina i piedi di sua figlia perché non la fa curare e poi la prende in giro perché non può ballare. Stronzi perdonabili e stronzi imperdonabili, come in quel capolavoro che è A ciascuno il suo, con la possibilità della riflessione finale che ci dev’essere proprio qualcosa di marcio, in America, se la tendenza allo stronzismo è così forte. (blifil)
La traduzione di Matteo Colombo ha il grandissimo merito di conservare la distinzione tra famigliare nel senso di ciò che riguarda la famiglia e familiare nel senso di consueto, con il piccolissimo screzio di un “droghe” a pag. 207, che secondo me sarebbe stato molto meglio “droga”. 
E disgraziatamente esistono altre necessità oltre a quella di marcire in pace. (Samuel Beckett, Molloy)

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