martedì 14 agosto 2012

Joseph Conrad e Ford Madox Ford


Joseph Conrad e Ford Madox Ford, Erediteranno la Terra. (Robin)

Romanzo di atmosfere forti, intense. Forse ancora più intense per l’approssimatività degli avvenimenti, legati tra loro da sguardi e da profumi più che da una cadenza chiara e regolare di fatti e di azioni vere e proprie.
Dovrebbe essere una specie di romanzo di fantascienza, con questi personaggi che vengono dalla Quarta Dimensione per distruggere tutto ciò che c’è di buono e onesto nel nostro mondo, o meglio per rifondare l’etica sui pilastri esclusivi del vantaggio e del guadagno, attraverso un intervento nella faccenda di una speculazione internazionale che porterà alla rovina un bel po’ di gente.
Storia esile e approssimativa, ma alla vicenda politico-economica partecipa il protagonista narratore, che s’innamora della donna della Quarta Dimensione, e la storia d’amore si svolge in una evanescente bellezza di delicati splendori, tutta tesa negli strappi in una delicata impossibilità.
E con un finale sorprendente, che si può decidere di trovare grottesco, o straziante. (moll) 

A pag. 17 ci sono delle virgolette in più, a pag. 59 c’è non se ne dava pensiero, che per me sarebbe stato meglio non si dava pensiero, a pag. 165 c’è un noia che probabilmente viene dall’inglese annoy, falso amico che non vuol dire annoiare ma dar fastidio, a pag. 197 c’è un che nessuno bada più.
Veramente orribile oltre che ridicolo a pag. 81 un soddisfò invece di soddisfece, aggravato dalla presenza di un giusto giustissimo disfacendo a pag. 150.




Le circostanze si muovono nei modi più straordinari. (William Faulkner, La paga dei soldati)

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